Alla scoperta di Erice

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Erice è famosa in tutto il mondo per il suo borgo incantevole, i paesaggi mozzafiato, i dolci, le ceramiche tipiche ed il Centro di ricerca scientifica Ettore Maiorana. Secondo Tucidide, fu fondata dagli esuli troiani, che fuggendo nel Mediterraneo, si sarebbero insediati sulla cima della montagna dando poi vita al leggendario popolo degli Elimi. Virgilio la cita nell'Eneide, con Enea che la tocca due volte: la prima per la morte del padre Anchise, un anno dopo per i giochi in suo onore. Secondo gli storici, insieme a Segesta Erice era la città più importante degli Elimi, in particolare la capitale religiosa. Durante la prima guerra punica, il generale cartaginese Amilcare ne dispose la fortificazione trasferendo parte degli ericini a valle (da qui la fondazione Drepanum, l'odierna Trapani). In epoca successiva i Romani vi venerarono la Venere Ericina, la prima dea della mitologia romana a somiglianza della greca Afrodite. Il tempio di Venere rappresentava un punto di riferimento per tutti i marinai e i pellegrini del Mediterraneo, che, guidati dal fuoco sacro che le ancelle della dea tenevano acceso, vi giungevano per rendere omaggio a Venere attraverso la congiunzione con le sue sacerdotesse. Sui resti di quel tempio nacque nel XII sec. il suggestivo Castello di Venere, ad opera dei normanni, che rappresenta oggi uno dei simboli di Erice.

Data ultimo aggiornamento: 28/12/2018 - 15:00:00

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