Tour enogastronomico
La ricchezza della pasticceria, col trionfo barocco della “cassata”, la lussuria del “cannolo” (cialda riempita con crema di ricotta), “la frutta di martorana”, modellata artisticamente nella pasta di mandorle, la incredibile varietà di gusti dei suoi gelati e delle sue “cremolate”, addolciscono i forti sapori che s’incontrano nei caratteristici “chioschi” espressioni della cucina di strada palermitana: “lo sfincione” (pasta di brioche condita con cipolla, carciofi, pan grattato, pomodori e origano), “la meusa” (milza bovina), “le panelle” (frittelle di farina di ceci), “le crocché” (a base di patate), “la stigghiola” (interiora di agnello arrostite), “le arancine” con ripieno di carne o di burro (supplì di riso farciti). Da non perdere le salutari spremute d’agrumi, e la frutta secca (calie e semenze), immancabile rito gastronomico del palermitano doc durante le feste popolari cittadine.
Al ristorante da non mancare “la pasta con le sarde”, bucatini arricchiti di pan grattato, uva passa, finocchietto di montagna e zafferano, “la pasta con i ricci”, “gli involtini di pesce spada” e “la caponata”. Doveroso consigliare, poco fuori dalla città, il pesce fresco di Sferracavallo ed i funghi madoniti.
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Data ultimo aggiornamento: 05/03/2018 - 15:17:52